16 settembre 2020

E’ stato proposto dalla Commissione europea il rinvio al 2022 dell’entrata in vigore della nuova normativa per l’agricoltura biologica.
Secondo la Commissione, l’agricoltura bio svolgerà un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia “From Farm To Fork”. Considera quindi prioritario assicurare che il settore disponga di strumenti adeguati nonché di un quadro giuridico efficace e consensuale, fondamentale per raggiungere l’obiettivo del 25 % di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica. A seguito della crisi legata al Coronavirus, i lavori per definire la nuova normativa in materia di agricoltura bio hanno subito un rallentamento. Per questo, accogliendo la richiesta degli Stati membri, del Parlamento europeo e dei paesi terzi, ha proposto di posticipare di un anno, dal 1º gennaio 2021 al 1º gennaio 2022, l’entrata in vigore della nuova normativa. Il rinvio consentirà di disporre di tempo sufficiente per svolgere le ampie consultazioni e il controllo legislativo necessari. Per avere il via libera, la proposta dovrà essere approvata dal Consiglio e dall’Europarlamento che, con una nota del presidente della Commissione agricoltura Norbert Lins, ha già dato la sua disponibilità a dare presto l’approvazione per “iniziare a esaminare con più attenzione le norme di esecuzione”.

La consultazione pubblica
Per contribuire al conseguimento degli obiettivi prefissati la Commissione europea sta introducendo e utilizzando specifici strumenti fra cui un piano d’azione per l’agricoltura biologica, che punta a “stimolare il settore, sia a livello della domanda che dell’offerta”. Si articolerà intorno a tre pilastri principali:

  • stimolare la domanda di prodotti bio preservando al contempo la fiducia dei consumatori;
  • incoraggiare l’aumento delle superfici destinate alla produzione biologica nell’UE; e
  • rafforzare il ruolo della produzione biologica nella lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, anche attraverso la gestione sostenibile delle risorse.

E’ stata avviata una consultazione pubblica il 4 settembre che rimarrà aperta fino al 27 novembre con l’obiettivo di raccogliere le osservazioni di cittadini, autorità nazionali e portatori di interessi in merito al progetto del piano d’azione.

Politica di promozione agroalimentare
Accanto alla nuova normativa sui prodotti bio, in campo per il settore anche la politica di promozione agroalimentare dell’UE, che sostiene il settore agricolo europeo promuovendone la qualità sul mercato interno e nei paesi terzi. Per il 2021 la Commissione prevede di assegnare un bilancio specifico di 40 milioni di euro all’agricoltura biologica nell’ambito della politica di promozione. Questo importo cofinanzierà azioni di promozione e campagne d’informazione nel settore biologico dell’UE, sensibilizzando il pubblico alle sue qualità e stimolandone la domanda.

Oltre a questi strumenti fondamentali, l’attuale e futura politica agricola comune (PAC) continueranno a sostenere l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura biologica nell’UE“, ha sottolineato la  Commissione Ue in una nota, Le misure previste dai programmi di sviluppo rurale offrono ad esempio sostegno agli agricoltori che intendono convertirsi all’agricoltura biologica e mantenere questo tipo di agricoltura.

 

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